La pedodonzia o odontoiatria infantile è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della salute orale dei bambini.

Il linguaggio con cui ci si propone al bambino deve essere adeguato alla sua fascia di età, l’approccio dolce e i tempi di lavoro molto rapidi sono elementi importanti per la sua collaborazione.

La prevenzione, l’igiene orale, le sigillature dei solchi e l’ortodonzia intercettiva rappresentano le armi più importanti per assicurare ai bambini la salute orale durante la crescita.

La chirurgia orale si distingue in:

• Chirurgia estrattiva (estrazione di denti, anche inclusi, e di eventuali neoformazio ni cistiche odontogene ecc.)
• Chirurgia ortodontica (aggancio di elementi inclusi, germectomie, posizionamento di miniviti ortodontiche, ecc.)
• Chirurgia parodontale (resettiva, rigenerativa, ecc.)
• Chirurgia preprotesica (disinserzione di frenuli, approfondimento di fornice, ecc.)
• Chirurgia preimplantare (rigenerazione del tessuto osseo con innesti e/o biomateriali per ottenere un osso sufficiente all’inserimento degli impianti)
• Chirurgia maxillo-facciale (neoplastica, traumatica e ortodontica)

La protesi dentaria consente la riabilitazione attraverso la sostituzione degli elementi dentali mancanti.
Le protesi sono fisse quando sono cementate sui denti naturali oppure cementate e/o avvitate su monconi collegati a viti implantari.

Le protesi rimovibili in resina (protesi provvisorie o sociali) o in metallo (protesi scheletrate) devono adattarsi alla gengiva edentula e agganciarsi sugli elementi dentali residui.
Le protesi rimovibili complete devono adattarsi perfettamente alla conformazione delle gengive e del palato per rimanere stabili; possono essere migliorate in tenuta e stabilità attraverso l’utilizzo di impianti.

Facciamo le riabilitazioni protesiche tipo ALL ON FOUR e TORONTO con carico immediato. Il paziente in 24 ore può passare da una protesi mobile ad una fissa.

L’implantologia si occupa della sostituzione dei denti mediante l’inserimento nelle ossa mascellari di viti biocompatibili in titanio, chiamate impianti, che sostituiscono, nella funzione, le radici dei denti mancanti.

Le caratteristiche del titanio e la risposta delle cellule ossee comportano un processo di guarigione che viene definito osteointegrazione.

Gli impianti vengono utilizzati: per sostituire uno o più elementi dentali mediante protesi fisse, per realizzare riabilitazioni complete di una o due arcate (da quattro a otto impianti per arcata), per dare ritenzione e stabilità (in genere due impianti) alle protesi complete rimovibili e chirurgia rigenerativa dell’osso perso.

La Parodontologia è quella branca dell’Odontoiatria che si occupa della cura dei tessuti molli e duri che circondano il dente e che assicurano la sua stabilità.
Quando si stabilisce una patologia si parla genericamente di malattia parodontale (piorrea alveolare). In questo caso le gengive sono infiammate, sono staccate dal dente e sanguinano facilmente.

La malattia parodontale è una malattia infettiva multifattoriale sitospecifica, ovvero:
✔ Infettiva: la causa necessaria sono i batteri (placca batterica);
✔ Multifattoriale: altri fattori possono potenziare e aggravare gli effetti della componente infettiva;
✔ Sitospecifica: ogni dente può esserne colpito in maniera differente: grave, media, minima o nulla; per questo è necessaria una diagnosi accurata dente per dente.

La malattia parodontale può presentarsi come gengivite o parodontite; la prima consente di ottenere una completa guarigione dei tessuti di sostegno, la seconda comporta sempre una lesione irreversibile, per cui se non viene trattata in maniera adeguata può portare alla perdita dei denti.

La terapia dipende, infatti, dalla gravità della malattia. Nella gengivite basterà rimuovere placca e tartaro dalle corone dentali e dal solco gengivale; nelle parodontiti più gravi sarà necessario pulire e levigare le superfici delle radici in modo che la gengiva possa riattaccarsi alle radici lisce e pulite.

Il numero di sedute necessario per il trattamento dipende dalla gravità della malattia; la terapia può essere resa più confortevole con l’utilizzo dell’anestesia locale o della sedazione cosciente.

Dopo il trattamento (scaling e root planing) si valuterà l’entità della guarigione: nelle forme più gravi (tasche molto profonde) possono essere necessarie altre terapie come laser e chirurgia.

L’Endodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della terapia della Polpa Dentaria (nervi e vasi sanguigni) contenuta all’interno dei denti (Terapia Canalare o Devitalizzazione).
Essa consente di conservare denti che sarebbero condannati all’estrazione per carie profonde o traumi.

La terapia canalare consiste, quindi, nella rimozione della polpa dentaria e degli eventuali residui batterici dall’interno del canale radicolare, disinfezione, allargamento e successivo riempimento dello stesso con materiale inerte.

Un dente trattato con la terapia canalare è più fragile di un dente vitale, per cui molto spesso richiede di essere ricostruito con presidi protesici (intarsio o corona).

Il termine conservativa indica una branca dell’odontoiatria restaurativa che si occupa della cura dei denti distrutti dalla carie o fratturati da traumi.
Se la carie viene trattata in tempo, recuperare il dente è facile e veloce. Se invece la carie viene trascurata, ed i batteri arrivano alla polpa, per recuperare il dente ci sarà bisogno di una Terapia Canalare (Endodonzia).
Denti cariati, eccessivamente trascurati, non sono più recuperabili e diventa necessario estrarli per evitare infezioni ed ascessi.
Quando la carie è nelle fasi iniziali, in genere il paziente non avverte fastidi, quindi solo regolari visite di controllo dal dentista permettono di individuare precocemente le carie agli stadi iniziali, momento in cui è facile e veloce recuperare i denti.

In condizioni di estrema perdita di tessuto dentinale, si può ricorrere alla ricostruzione dell’elemento dentale con intarsi attraverso la metodica CAD/CAM.

L’igiene orale è una procedura professionale cui bisogna sottoporsi periodicamente al fine di prevenire la carie e la malattia parodontale.
Essa si completa attraverso la motivazione del paziente ad una corretta igiene orale domiciliare, necessaria a garantire la salute orale negli intervalli tra le sedute in studio.

Gli insegnamenti di igiene orale domiciliare prevedono i consigli sulle metodiche di impiego degli strumenti da utilizzare:

✔ Spazzolino manuale (dimensioni della testina e tipo di setole)
✔ Spazzolino elettrico (vantaggi e svantaggi)
✔ Filo interdentale (cerato, non cerato, spugnoso, utilizzo della forcella tendifilo e dell’ago passafilo)
✔ Pulisci-lingua (pulitore e raschietto per la lingua)
✔ Scovolini interdentali (forma e dimensione)
✔ Collutori (utilizzo della Clorexidina)
✔ Dentifrici (fluorati e salini)